BETA S.r.l. semplificata di Triventi A. & C
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riscaldamento-condizionamento
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Beta Caldaie
        
Analisi di combustione    





La cadenza del controllo periodico dell'efficienza della caldaia varia in funzione di tre fattori: la potenza al focolare, il tipo di combustibile e gli anni di installazione della caldaia. La cadenza dei controlli è: annualeper caldaie alimentate a combustibile liquido (GPL, gasolio) qualsiasi sia la potenza; biennaleper caldaie con potenza minore a 35 kW con combustibile gassoso (metano) se hanno anzianità di installazione superiore a 8 anni; quadriennaleper caldaie con potenza minore a 35 kW con combustibile gassoso (metano) se hanno anzianità di installazione inferiore a 8 anni; annuale per impianti con caldaie con potenza superiore a 350 kW (ad es. esempio, quelli condominiali centralizzati). Al termine del controllo, viene redatto un rapporto tecnico in cui si dichiara l'impianto conforme alle normative di legge, e che va conservato per esibirlo in caso di controlli. Una copia del rapporto viene consegnata al proprietario o al responsabile dell'impianto, mentre un'altra va inviata alle autorità locali competenti.
Il controllo fumi delle caldaie con la annessa pulizia, le scadenze sono: ogni 4 anni se la caldaia ha meno di 8 anni, ed è stagna o installata esternamente all’appartamento; ogni 2 anni se la caldaia ha più di 8 anni ed è stagna oppure installata esternamente all’appartamento; se la caldaia è installata da meno di 8 anni ma non è stagna ed è installata all’interno dell’abitazione, i controlli dei fumi vanno effettuati ogni 2 anni. Il controllo dei fumi di combustionedella caldaia consiste semplicemente nel misurare la quantità dei gas presenti nella combustione, tra i quali il temibile monossido di carbonio, il che permette di tenere sotto controllo sia la sicurezza sia l'inquinamento atmosferico. Anche in questo caso il risultato del controllo viene messo per iscritto nel rapporto che va conservato insieme al libretto d'impianto (se si possiede un impianto di riscaldamento autonomo) o al libretto di centrale (nel caso degli impianti di riscaldamento centralizzati di tipo condominiale).
La revisione delle caldaie va fatta se si è proprietari, inquilini o (se condominiale) amministratori di condominio. Chi è in affitto deve occuparsi della manutenzione ordinariadella caldaia, quindi anche dei controlli periodici dell'efficienza e dei fumi, che sono pertanto a suo carico, mentre restano a carico del proprietario le spese di manutenzione straordinaria, come ad es. la sostituzione di parti costose della caldaia dovute alla vecchiaia dell'impianto. La competenza per gli eventuali accertamenti e per le ispezioni sul posto agli impianti di riscaldamento presenti nel proprio territorio è dei Comuni se hanno una popolazione inferiore a 40.000 abitanti e delle Provincie per tutti gli altri, che devono effettuare un'ispezione per almeno il 5% degli impianti. I rapporti tecnici ed il libretto dell'impianto devono essere presentati, in casi di controllo, agli ispettori, i quali verificheranno la regolarità dell'impianto di riscaldamento, le date di manutenzione dell'impianto e vi annoteranno l'ispezione.
       
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